AL TEMPO DI PAPÀ…
Al tempo di papà c’erano i libri.
Libri polverosi, custoditi in perfetto ordine filologico nella libreria del salotto rosso di Avola o, anche, libri ammucchiati uno sull’altro senza una destinazione precisa, senza una sottile linea che guidasse il lettore da un volume all’altro.
Tanti libri e tante storie che Corrado riscopriva nei propri ricordi di ragazzo, quando lo spazio ed il tempo delle sue giornate erano arricchite dalle tenui tinte color pastello dei dipinti di sua madre Elvira e la lettura era qualcosa di privato, di non condiviso, una scoperta personale e, a volte, misteriosa.
Nel salotto rosso tutte le pareti erano state riempite di volti familiari, corpi aggraziati, fiori e paesaggi siciliani evocativi di un’epoca che fuggiva via e, contemporaneamente, restava per sempre negli occhi e nel cuore.
Il momento della lettura di Corrado era accompagnato da quell’atmosfera unica, consumata e vissuta in quel luogo unico al mondo. Il giovane uomo poteva sedersi a fianco al padre Salvatore, incontrato solo nei racconti di chi lo ricordava e lo aveva amato, e condividere con lui filosofie e sogni inumani, speranze terrene, respiri soffusi. Corrado incrociava gli occhi ed il sorriso buono di Salvatore e lo immaginava compagno di viaggio nei sovrumani silenzi del pensiero fatto di avventure e di parole vive. Il giovane uomo poteva sedersi sulla riva di un fiume senza nome, tra il fresco di una pianta di carrubo e la vivacità di un albero di ulivo e guardare l’acqua scorrere senza sosta mentre le pagine ingiallite scorrevano tra le sue dita. La continuità e la capacità del fiume di muoversi sempre nella stessa direzione restituiva a Corrado la pazienza per andare fino in fondo al testo, per capirne i significati nascosti, per lasciarsi sorprendere dalla narrazione. In fondo all’ultima pagina si trovava la fine di quel fiume di esperienze altrui, ormai interiorizzate, ed il fiume finiva la sua corsa nella conoscenza e la conoscenza si risvegliava in Corrado.
Il giovane uomo si accompagnava alla segreta Dama vestita di velluto marrone che riposava dietro lo specchio magico della credenza di noce posta al centro del salotto rosso. Le piume vistose del suo cappello solleticavano la sua fantasia con delicata sensualità ed il rossetto ammiccante lo invitava a nuovi viaggi, nuove speranze, nuova curiosa intelligenza che cercava di comprendere le passioni della vita attraverso la lettura.
Corrado leggeva, leggeva, leggeva e stringeva la mano della Dama dello specchio, riflettendo in lei la sua genuina semplicità e, allo stesso tempo, cercando la sua complicità. Lo stimolo complice di una donna eterna ed insieme immutabile. L’uomo Mercurio aleggiava il suo risveglio in Corrado, la promessa lontana di nuove realtà da scoprire, di nuovi simboli da comprendere, di nuovi linguaggi da assimilare, muovendosi velocemente fra la terra degli uomini e la Trinacria degli Dei.
Il giovane uomo entrava ed usciva a suo piacimento dal suo tempio personale, si riconosceva in quella dimensione che sospendeva la sua incredulità, anche solo per poche ore al giorno, e da esso era riconosciuto, accolto, stimato. Nessun libro era rimasto non letto, Corrado lo sapeva e ne era quietamente orgoglioso.
Al tempo di papà c’era il Cinema. Il cinema grigio, il cinema bianco, il cinema nero, il cinema blu, il cinema delle ombre rosse di John Ford, il cinema della vita meravigliosa di Frank Capra, il cinema peplum di Pietro Francisci, il cinema dei sorrisi puri di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e, più di tutti, il Cinema Cappello.
Niente lo divertiva come il Cinema, un’isola che non c’era, fatta di lunghe serate estive vissute ad emozionarsi sotto la fredda luce delle stelle piangenti di San Lorenzo.
Al tempo di papà c’era la campagna afosa piena di promesse, di persone, di sapori, di profumi e di luoghi che visitava e rivisitava con nostalgie e consapevolezze che solo chi ha sradicato il proprio percorso può realizzare. Al tempo di papà c’era il mare, soprattutto il grande mare padre di ogni sogno, quando Corrado intravedeva le navi all’orizzonte al limitare estremo del continente Europa, gli occhi del mare che guardavano dentro di lui e lo chiamavano.
Al tempo di papà c’era… un volta…
Maurizio Salvatore Carbè
Corrado Carbè, Compagni di viaggio (Racconti), 2017, 8°, pp. 122, Libreria Editrice Urso, Collana "Mneme" n. 49, € 13,00 – ISBN 978-88-6954-149-0
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PARLAMMO...
A Noto (Sr) quel venerdì 25 agosto del 2017 indimenticabile parlammo dei magnifici poeti e scrittori presenti, quindi di Miriam Vinci, Francesco Saetta, Carmelo Denaro, Maria Lucia Riccioli, Ada Neri, Giuseppe Blando, Natale Cancemi, Sebastiano Artale, Carmela Di Rosa, Maria Barone, Mariapina Astuni con tanti dei suoi familiari, Totò Roberto Candileno, ecc..
Parlammo di Corrado Carbè scomparso a febbraio di questo 2017 e del Concorso letterario a lui dedicato (“Libri di-versi in diversi libri”, edizione 2017-2018)
Parlammo anche di poeti e scrittori assenti, ma che aggregammo editorialmente nel territorio creando un monumento di libri tutti dedicati a Noto e ai suoi abitanti.
E citammo per questioni di tempo e di luogo solamente quegli autori netini, che mediante la nostra opera editoriale approfondirono diversi aspetti della storia di questa città barocca, che ogni anno ci ospita, e che bisognerebbe conoscere di più anche attraverso questi libri…
Parlammo anche del “Vespa Club” di Avola, per la collaborazione prestata in quella sera da Natale Cancemi, segretario del Club.
Giustamente s’è affermato che nessuno potrà cancellare la traccia di quello che storicamente abbiamo prodotto e realizzato tutti assieme, il più delle volte in condizioni complesse e difficilissime.
Parlò Maria Barone, declamarono due belle poesia sia Ada Neri che Sebastiano Artale.
Le prime tre edizioni di quest’evento si svolsero in locali concessi senza problemi dalle Amministrazioni comunali di allora, mentre le ultime edizioni si svolgono in modo informale e contro ogni logica prevedibile attraverso un trekking poetico per il corso principale di Noto, con soste nelle tre piazze più idonee per l'espressione poetica, e cioè Piazza XVI Maggio, Piazza del Municipio e, infine, la scalinata della Chiesa di San Francesco all'Immacolata.
Si partecipa prenotandosi con un messaggio a info@libreriaeditriceurso.com, o aggiungendosi anche all'ultimo momento, declamando una propria poesia o una propria scrittura, oppure qualsivoglia scrittura di altri, senza censura e senza programmazione premeditata.
E il tutto avviene entro limiti di buon senso e civiltà, senza dispendio di denaro pubblico e senza altri fini se non quelli dell'esaltazione della bellezza e della poesia.
Grazie a quanti fanno di tutto per esserci, abitando a Noto, in provincia, e soprattutto grazie a quelli, che, anche, a tutti quelli che, provenendo da realtà lontane dalla città barocca, fanno di tutto per essere presenti, e a tutti quelli che ci seguono virtualmente e che individuano un senso positivo nel nostro operare.
Viva la poesia!
I video della playlist di “Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto”: https://www.youtube.com/playlist?list=PLzsmMXJh3TIMh7WIQ88zxG5wb8StpBLs0
Per saper di più: http://www.libreriaeditriceurso.com/poetiscrittorivaldinoto.html
Sei poeta o scrittore, e vuoi prenotarti per una successiva manifestazione?
Contattaci in info@libreriaeditriceurso.com. |
PROMUOVERE CULTURA SENZA EQUIVOCI
(Nell'immagine alcuni aspetti dell'ultimo evento "Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto"
promosso e organizzato in agosto di ogni anno da Francesco e Liliana Urso)
Continuiamo a chiederci ogni volta se sia il caso di continuare...
Tanti forse vorrebbero che non continuassimo, e magari si augurano in cor loro che noi possiamo smetterla presto, e che ci impegnassimo, invece, a realizzare quelle iniziative che li vedessero protagonisti e oggetto della serata, seduti, loro, dietro un bel tavolo, con tanto pubblico "trascinato" da condizionamenti diretti, e indiretti, di varia natura...
Da noi viene chi vuole venire e chi non vuole può starsene a casa, e cancellarsi da questa pagina.
Ci preme reiterare che non ci interessa più quel residuo liberal-borghese di cultura ottocentesca di rapportarsi con la cultura… Vogliamo che gli schemi prevedibili siano sempre rotti, per virtù nostra e per un'esaltazione di autenticità fatta di qualità e di saper fare, e dire.
Ci interessa poco che quell'altra gente non segua, e non venga, ci interessa invece che venga colto e APPROFONDITO il senso serio e autentico di rapportarsi col sapere, con le parole, con le emozioni.
E, se è evidente che stiamo producendo nel tempo e nei luoghi un bel lavoro, se riteniamo anche indispensabile divertirci, è anche vero che dobbiamo dare ed esprimere sempre di più qualità e impegno, in modo diverso da ogni ovvia retorica e formalismo dilagante in altri eventi diversi dai nostri.
Grazie a quanti vorranno darci ancora sostegno.
Per un po' continueremo ancora!
Concorso Letterario Internazionale in lingua italiana
LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
SETTIMA EDIZIONE 2017-2018
in memoria del poeta-scrittore Corrado Carbè
IL PUNTO AL 4 OTTOBRE 2017
I ventuno membri della Giuria del nostro Concorso hanno concluso il loro lavoro di valutazione sulle tre poesie inviate da tutti i concorrenti.
TUTTI I POETI SELEZIONATI SONO STATI CONTATTATI CON UNA E-MAIL SULL?INDIRIZZO DI POSTA CHE HANNO COMUNICATO AL MOMENTO DELL'ADESIONE AL CONCORSO
A TUTTI QUESTI POETI l'Editore Francesco Urso dedicherà un libro di versi di 56 pagine, libro diverso da tutti gli altri poeti selezionati, perché contenente esclusivamente le tue poesie, scelte a giudizio dell’editore fra le quarantacinque che invierai.
Come da "Regolamento" consegneremo in premio al primo classificato centro copie di un suo libro di poesie, premi in libri al secondo e terzo classificato, e a tutti quanti una copia del loro libro.
In questo modo, secondo l'obiettivo del Concorso, saranno realizzati tanti libri diversi nella grafica di copertina e per le poesie in essi contenute, tanti libri diversi quanti i poeti che hanno superato il giudizio competente e disinteressato della Giuria.
Consegneremo i volumi in data 18 marzo 2018, nella manifestazione conclusiva ad Avola (Sr), con eventuali copie eventualmente prenotate. Ricordiamo che non ci sarà alcun obbligo di acquisto.
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LIBRI IN PRONTA CONSEGNA |
Corrado Morale, Il mistero della Badia, 2016, 8°, pp. 328,
€ 20,00, Libreria Editrice Urso, Collana Mneme n. 48
ISBN 978-88-6954-109-4
Questo libro è un romanzo e come tale va letto. Le vicissitudini e le azioni dei personaggi, quali il conte, la contessa, Rosa, così come pure gli altri personaggi citati nel romanzo e riferite alla storia di Avola di quel periodo, sono quasi tutte, o in parte, inventate.
Ho preferito altresì fare interagire i personaggi inventati con alcune figure di spicco di quegli anni, citati nella storia della mia città e della provincia di Siracusa, tra i quali: Liberante Mazzone, Giuseppe Bianca, Calogero Gubernale e Gaetano Abela.
Di questi personaggi troverete un accenno alla loro vita nelle pagine di coda. Si è cercato quindi di trasmettere al lettore, lo spirito, gli usi e i costumi dell’epoca, intrecciandoli volutamente con riferimenti storici attinenti. L’autore lascia quindi alla curiosità del lettore ricercare, tra la fantasia e gli intrecci del romanzo, le tante verità storiche.
Corrado Morale |
Salvatore Salemi,
Teocrito Di Giorgio - Poeta, scrittore, traduttore,
2017, 8°, pp. 80,
Libreria Editrice Urso, Collana "Mneme" n. 30, € 10,00
DA PAGINA 5 DEL LIBRO DI SALVATORE SALEMI
(...)Mi sento in dovere di manifestare un sincero rincrescimento per il fatto che un valido scrittore locale e la sua produzione letteraria sono stati ignorati per troppi anni; e il dispiacere è più amaro se penso che Di Giorgio continua tuttora ad essere ignorato persino da tanti operatori culturali della nostra città. Certo, l’aver lo scrittore trascorso gran parte della sua non breve vita lontano dal paese natio ha fatto sì che da parecchio tempo ormai si sia disperso, ad Avola, il ricordo di lui; ma gli oltre venti anni che sono trascorsi dalla pubblicazione del suo romanzo "Un pugno di case", che è un’autentica testimonianza d’amore verso il proprio paese, senza che nulla si sia fatto per divulgarlo e farne apprezzare il valore artistico, rappresentano la prova troppo evidente di una nostra mancanza nei riguardi di uno degli artisti cui la nostra città ha dato i natali.
Perché Di Giorgio potesse ricevere l’apprezzamento favorevole, che indubbiamente gli spettava, da parte dei suoi concittadini, non fu neppure sufficiente che nel 1973 "Un pugno di case" ottenesse un riconoscimento ufficiale e solenne, mediante l’attribuzione di un premio, al concorso di letteratura indetto dalla Fondazione "Famiglia Piccolo di Calanovella" di Capo d’Orlando...
CHIUNQUE può invitare CHIUNQUE!
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